Anche il recente Carnevale, peraltro tirato in ballo dalla Giunta durante il Consiglio Comunale del 31/01 come caso scuola per la necessità di un ulteriore cambiamento culturale, è terminato fra le polemiche. Chi avrebbe pensato che un giorno, che sarebbe dovuto essere festa e gioia per bambini e genitori è stato esente, dovesse portarsi dietro strascichi.
Ancora una volta, infatti, a sollevare le polemiche sono i commercianti, che da ben due anni chiedono all’Amministrazione di non organizzare il carnevale di sabato pomeriggio bensì di domenica oppure in una zona (ad esempio Via Caselle) che non blocchi il commercio anche il sabato pomeriggio. Certamente non un capriccio quello dei commercianti, ma una triste realtà: perché l’Amministrazione non ha ascoltato queste voci? Perché non si è pensato che – seppur per una sol pomeriggio – danneggiare ulteriormente gli incassi del sabato, già calati a causa del mercato presente sulla Via Repubblica, non avrebbe comportato ulteriori polemiche?
Come dicevo non è un capriccio e nemmeno si pretende la luna, ma si chiede soltanto di venire incontro alle istanze legittime di chi lavora. Come già accaduto con altri provvedimenti, ad esempio i Piani per la Mobilità, si denota un’Amministrazione sempre più lontana dalle esigenze di cittadini e commercianti e, anzi, più dedita ad imporre tali provvedimenti che ad ascoltare. Un mancato ascolto che non è più accettabile.
