Rimaniamo sgomenti di fronte alle dichiarazioni dell’Assessore Melega e della Giunta perché ancora una volta ci si nasconde dietro ad un turbo-ecologismo che rischia di danneggiare ulteriormente cittadinanza e commercianti.
In tema di inquinamento, fermo restando che all’interno dei progetti depositati dalla Giunta si dichiara che nel decennio 2008-2018 si è registrata una riduzione del 17,7% delle emissioni delle CO2 per la sola miglior efficienza dei veicoli, riteniamo che il problema debba essere affrontato in altra maniera. Una politica seria dovrebbe mettere a disposizioni le infrastrutture adatte per diminuire il fenomeno: perché non aumentare il numero di treni, perché relegare – come già da noi denunciato – alcune frazioni ad un servizio di bus a chiamata, perché – e qua è colpevole anche la programmazione della Città Metropolitana – non prevedere una metropolitana che colleghi i comuni della prima fascia con il capoluogo? Con questi strumenti sì che l’inquinamento diminuirebbe perché residenti e non sarebbero invogliati ad utilizzare un mezzo più efficiente di quello privato.
anche in tema di traffico qualcosa non torna. Se l’interesse è quello di spostare il flusso fuori San Lazzaro non possiamo certamente sperare nel rispetto dei tempi della futura complanare nord, non essendoci viali di circonvallazione in Città. Perché non riprendere il progetto dell’allora Giunta Guazzaloca di Bologna concernente il terzo ponte sul Savena che avrebbe collegato Via Malvezza a Bologna con Via Speranza a San Lazzaro?.
Un ultimo passaggio doveroso è sulle sperimentazioni e sull’ascolto. Dopo quanto successo con il mercato del sabato, partito come sperimentazione per poi diventare definitivo in Via della Repubblica, non ci crediamo più. Se davvero la Giunta è disposta ad ascoltare cittadini e commercianti perché ha continuato imperterrita in questo progetto dopo che all’evento << La strada è di tutti>> del 01/10/2022 sia commercianti che cittadini si erano espressi ampiamente in senso contrario a tale pedonalizzazione? Errare è umano ma perseverare diabolico: insistere in provvedimenti che nessuno vuole è dannoso per la Città