Rimaniamo perplessi dalle dichiarazioni del Consigliere Monesi: da Quinzano a San Lazzaro l’alveo è pieno di tronchi che con le prime piogge e l’innalzamento dell’acqua, scenderanno a valle con il pericolo di danneggiare le strutture dei ponti che, quale prevedibile rischio per lo Zena.
Ad oggi, dopo 4 mesi, lo stato delle cose mette in risalto criticità che difficilmente verranno risolte in 17 giorni, come dichiarato dal Consigliere Monesi.
Non è pertanto chiaro i controlli cui Monesi fa riferimento come siano stati effettuati o se siano stati effettuati . Se fossero intervenuti in luglio ed agosto, come abbiamo sempre chiesto con proposte concrete, oggi la Val di Zena non sarebbe in una situazione di emergenza.